3 aprile 2009

LAVERDE - S.AGATA: 2-3

SIAMO TERZI!

Partita combattuta e tripletta di Angelo Romeo.
Il S.Agata in 10 per l'espulsione di Gattellaro.

Nel 49 a.C. Caio Giulio Cesare attraversa col suo esercito il fiume Rubicone e conquista Roma e l’Italia.
Nel 2009 d.C. Saverius Paulus Caesar Bartolus attraversa con la sua squadra il fiume Laverde e conquista Samo e il derby.
Ma tralasciando l'esasperata ricerca dei ricorsi storici, possiamo dire che la partita è stata bella ed avvincente fino alla fine. A volte “maschia” ma mai cattiva, in un pomeriggio di calcio vero e con il risultato sempre in bilico.
Segnano due bomber di razza: 3 goal di Angelo Romeo per il S.Agata e 2 goal di Francesco Pipicella per la Laverde (che tengono col fiato sospeso tutti fino al 90’).
Buono l’inizio di gara per i padroni di casa che spingono e si rendono pericolosi con i calci piazzati di Francesco Pellegrino.
Ma è il S.Agata a portarsi in vantaggio con un goal spettacolare di Angelo Romeo.
Su traversone di Pacialeo (quest’oggi nei panni di rifinitore)Romeo stoppa di petto e gira di sinistro al volo segnando un gran goal. Nel secondo tempo, smarcato da un colpo di tacco di Falcomatà, è ancora Romeo a siglare il 2-0 per la squadra ospite.
La Laverde, a questo punto, si gioca la carta Pipicella , da sempre bomber prolifico in tutte la categorie dove ha partecipato.
Ed è proprio Pipicella con una girata al volo di destro ad accorciare le distanze e riaprire la partita.
Intanto Gattellaro, terzino “biondo” del S.Agata, si fa espellere e lascia la squadra in 10 uomini. I tre difensori Salvatore Minnici, Domenico Pellegrino e Saverio Bartolo sono quasi eroici nell’affrontare gli attacchi degli avversari. A sacrificarsi davanti alla difesa si posizionano Bruzzaniti e Stranieri mentre Pacialeo rientra a centrocampo per sfruttare le ripartenze in velocità supportato da Strati, a sinistra, ed in attacco da Falcomatà e Romeo. Da segnalare che per tutto il secondo tempo il portierone Zurzolo gioca infortunato per una contrattura alla coscia destra.
Al 35’ Pacialeo è bravo a lanciare in profondità il solito Romeo che supera con un rasoterra il portiere regalando una “breve tranquillità” alla sua squadra.
Perchè, difatti, dopo 5 minuti, Pipicella, segna di rapina il goal della speranza e la Laverde preme fino alla fine per ottenere il pareggio.
Ma il S.Agata combatte e vince posizionandosi, sotto “il consolato” di Saverius Paulus Caesar Bartolus, al terzo posto in classifica.
Un bel derby, dunque, che chiude un campionato conteso ed interpretato dalla maggior parte dei calciatori con sportività.


Angelo Romeo, il mach-winner del derby

Francesco Pipicella, autore di una doppietta
Domenico Pellegrino, preziosissimo difensore "fuoriquota"

Salvatore Minnici, un "colosso" a protezione di Zurzolo
Pietro Bruzzanti si riscalda nella "sua" Samo

I due portieri del Laverde, un esempio di sportività!
Il Mister Pellegrino alle prese con "problemi la formazione"



L'INFILTRATO

Un calciatore del S.Agata si "camuffa" con una parrucca e si introduce tra i giocatori della Laverde per cercare di destabilizzare l'ambiente

UN UOMO IN CALZAMAGLIA!

Dice di avere dei problemi di circolazione sanguigna...ma secondo Povia il nostro Walter, in collant, è meglio di Giovannona Coscialunga!

In realtà Walter cerca di sfatare la leggenda che lo vede "dipinto" come un Playboy "senza scrupoli"!

CARAFFA ANNI '70

Grazie a tante persone appassionate di calcio, continuano a giungerci veri e propri "documenti storici" che ci aiutano a ricostruire un po' del nostro passato.

Questa settimana pubblichiamo una foto del Caraffa, dove spicca un giovanissimo Saverio Bartolo.
Naturalmente il campo sportivo è quello di mille battaglie e ricordi incancellabili: Caraffa Case Popolari.

In piedi (da sinistra): Massimo Gioffrè, Giacomo Minnici, Giacomo Multari, Giuseppe Musolino e Saverio Bartolo
Seduti (sempre da sinistra): Antonio Iofrida, Aldo Alecci, Carmelo Pesce e Vincenzo Minnici.

2 aprile 2009

IL MAGO CASANOVA

Durante il riscaldamento pre-partita, il Gladiatore Bartolo entusiasma il pubblico con dei tocchi magici e dei numeri alla Diego Armando Maradona. Ma c'è il trucco...............